Albino - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Albino è ricco di monumenti di grande interesse storico e architettonico, dal ponte romano che attraversa il Serio a numerosi palazzi signorili, quali la cinquecentesca casa della Misericordia, affrescata nel 1570 da Giovan Battista Moroni, la casa Solari, con eleganti colonnati e arcate anch'esse del XVI secolo e la casa dei Conti Spinni, affrescata esternamente da Antonio Moroni nel 1630.
 Anche la chiesa della Concezione è tardo-quattrocentesca e conserva preziosi affreschi del XV e XVI secolo.
 L’ingresso al paese si apre, con il Santuario della Madonna del Pianto, edificato nel ‘400 circa ed ampliato verso la fine del 1800; nel suo interno è possibile ammirare “Deposizione” di Enea Salmeggia e “Cristo Portacroce” di G.B.Moroni.
 Nella piazza centrale di San Giuliano, si trova la chiesa di San Bartolomeo costruita nel XIII secolo e restaurata più volte; nel suo interno si trovano sculture lignee del ‘400 e superbi affreschi risalenti al 1400.
 Sempre nellla piazza di San Giuliano si prospetta la ottocentesca Parrocchiale di San Giuliano; nell’interno, sul primo altare destro è possibile ammirare “San Francesco d’Assisi” del Padovanino, “Santissima Trinità” e “Cristo sulla Croce” di G.B. Moroni.
Museo Etnografico della Torre
 Nel 1989 un'associazione di volontari ha assunto l’iniziativa di salvaguardare ciò che riguarda la storia della medio-bassa Valle Seriana nei primi anni del Novecento, un periodo che ha forte continuità con le epoche passate, ma molto meno con il nostro presente, rivoluzionato dal grande sviluppo economico e tecnologico dal secondo dopoguerra ad oggi.
 Il 13 settembre 1992, veniva così inaugurato il Museo Etnografico della “Torre” a Comenduno di Albino. Lo stabile è incorporato nella Villa Regina Pacis, di proprietà comunale, e una parte di questa costruzione, costituita da due locali, è addossata ad una torre: questi spazi sono stati adibiti a museo.
 L'attività che il Museo ha voluto privilegiare, documentandola con la raccolta di una notevole quantità di materiale (macchinari - attrezzi - fotografie - ecc.), è quella del mondo contadino e artigiano che rappresentava nel passato la maggior parte della popolazione.
 Negli ultimi anni, grazie alla concessione del Comune di Albino, è stato possibile un ampliamento degli spazi del Museo che ha permesso la realizzazione di nuovi allestimenti quali un vero e proprio esempio di "cantina contadina tipo" ed un percorso didattico che documenta compiutamente la sequenza produttiva granoturco - frumento, molto interessante visto il forte interesse esistente per il tema dell'alimentazione. Il Museo dispone inoltre di una raccolta di orologi da torre prodotti ad Albino.
 Attualmente il museo è gestito dall’Associazione Museo Etnografico della Torre. Esperti volontari guideranno il visitatore nell'itinerario del Museo.
Museo Pierina Morosini
 Il museo è stato aperto nel 1987 per ricordare Pierina Morosini, beatificata dal Papa Giovanni Paolo II il 04 ottobre del 1987. La Morosini, nata a Fiobbio nel 1931, fu aggredita da un bruto nel 1957 lungo una strada di campagna che percorreva ogni giorno per recarsi e ritornare a casa dal cotonificio Honegger di Albino, dove lavorava come operaia. A causa delle ferite subite nella brutale aggressione perì dopo poco senza riprendere conoscenza.
 Nella sala del museo sono esposti documenti, ritratti, abiti ed altri poveri oggetti che appartenevano alla Morosini.